IL RACCONTO DEL NAUFRAGO


 

Un funzionario inviato dal re nel Sinai con importanti incarichi non riuscì a compierli. Temendo l'ira del faraone si confida con un amico che lo consiglia di parlare al re e gli narra un episodio capitato qualche tempo prima a lui.

" Era capitano di una bella nave che affondò a causa di una tempesta con tutto l'equipaggio. Lui solo si salva e approda su un relitto in una isola sconosciuta. Qui, dopo essersi fatto un rifugio, incontra un serpente barbuto che si mostra benevolo, nonostante il terrificante aspetto.

Il dio serpente si informa sulle sventure del naufrago e lo rincuora annunciandogli che presto lo verranno a prendere. Il naufrago è felice e promette, a nome del faraone, che gli invierà, una volta in salvo, navi con ricchi doni.

Il serpente ride divertito sentendo che i ricchi regali sono quelli di cui il suo paese è pieno; inoltre dichiara che l'isola fatata, quando il naufrago sarà partito, sarà trasformata in un onda.

Il serpente si presenta poi come 'principe di Punt'.

Dopo quattro mesi una nave salva il naufrago e il serpente se ne va ricoprendo il nostro eroe di regali.

Con tutti i regali (mirra, incenso, zanne d'elefante ecc.: indizio di ciò che gli egizi cercavano a Punt) il naufrago va dal faraone che lo ringrazia e lo nomina 'ufficiale della Guardia'. "

L'amico quindi invita il funzionario a prendere coraggio da questo esempio di trionfo sulle avversità. Il funzionario rifiuta però di essere consolato dicendo:' Perché dare acqua al tramonto ad un'oca quando deve essere uccisa il giorno dopo?'.

Il 'Racconto del Naufrago' è una storia non comune sia per non avere il lieto fine sia per il fatto di avere un racconto all'interno di un altro racconto.