La città, nota in egiziano come Abedu (copto Ebot o Abot), fu un luogo di sepoltura fin dal periodo protodinastico.
Il dio locale era una divinità funeraria, Khentyamentiu (Primo degli Occidentali) che fu identificato con Osiride durante la V dinastia.
Durante il Medio Regno Abido divenne il principale centro religioso d'Egitto: qui si svolgevano i misteri di Osiride durante i quali si aveva una rappresentazione rituale della morte e resurrezione del popolare Dio. Molta gente voleva partecipare ai riti anche dopo la morte per garantirsi la resurrezione con Osiride. A questo scopo venivano costruiti piccoli cenotafi
('tombe vuote' dal greco Kenotaphion) e stele.
La città raggiunse il suo apogeo durante la XIX dinastia. Sethi I vi fece erigere un magnifico tempio funerario che è giunto fino a noi e un cenotafio terminato sotto il regno di Merenptah. Anche Ramesse II non poteva mancare e si fece costruire un tempio più piccolo non lontano da quello del padre, tuttora ben conservato.
Alla città sono legate le tavole reali rinvenute da Mariette nel tempio di Sethy I nel 1864: è la lista di tutti i faraoni da Menes a Sethy e rivestiva un corridoio del tempio.